Le cause delle perdite d'acqua
Le cause delle perdite di acqua negli edifici possono essere diverse.
Ad accomunarle è il rischio di provocare gravi danni alle strutture, fino a causare rilevanti perdite economiche, nonché problemi anche per la salute e per la sicurezza delle persone che sostano in quei locali.
Che si tratti di perdite evidenti (segnalate da gocciolamenti, macchie sui muri o pozze d’acqua sui pavimenti) oppure occulte, identificare tempestivamente le cause delle perdite di acqua consente di intervenire nel modo più preciso ed efficace possibile.
I sistemi di misurazione e controllo messi a punto da ELTEK consentono di evidenziare rapidamente qualsiasi anomalia del flusso idrico e bloccare l’erogazione dell’acqua, per prevenire ulteriori danni materiali ed economici.
Vediamo di seguito alcune tra le più comuni cause di perdite di acqua.
Rottura tubi impianto di riscaldamento
La rottura di tubi dell’impianto di riscaldamento è una delle più frequenti cause di perdite di acqua.
Se la rottura non è in prossimità dei caloriferi, o magari il riscaldamento è a pavimento, potrebbe essere difficile rilevarla subito. Uno dei segnali tipici della rottura dei tubi dell’impianto di riscaldamento, però, sono i continui cali della pressione idrica in caldaia: se siamo costretti a eseguire frequenti rabbocchi d’acqua per reintegrare la pressione nell’impianto di riscaldamento, è probabile che da qualche parte ci sia un tubo rotto.
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Guarnizioni usurate
In ambito domestico, le guarnizioni usurate sono una delle più comuni cause per le perdite di acqua. Interessano molto spesso rubinetti, lavatrici e lavastoviglie.
Può capitare anche che le perdite di acqua si localizzino nel wc, perché una guarnizione della valvola di scarico è usurata e non riesce più ad aderire correttamente e fare da tappo.
Ignorare uno sciacquone che perde mezzo litro d’acqua al minuto significa sprecare più di 21.000 litri al mese, con i relativi costi: come in tutti gli altri casi, dunque, è cruciale la tempestività di rilevazione e intervento, a maggior ragione in contesti con molti impianti igienico sanitari (luoghi pubblici, aziende, ristoranti, palestre, ecc.).
Saldature rovinate
Una perdita d’acqua può essere causata anche da tubi in cattivo stato, con le saldature rovinate: in questo caso l’intervento rapido di un idraulico è indispensabile non solo per fermare il flusso, ma anche per poter utilizzare i sanitari e l’acqua mentre si attende l’intervento dello specialista.
Di qualsiasi materiale sia il tubo, le saldature rovinate vanno riparate subito, anche solo temporaneamente, tramite un’operazione di saldatura o sostituendo una guarnizione.
Tubi di scarico danneggiati
I tubi di scarico, dopo circa dieci anni di vita, possono mostrare importanti segni di usura. Una parte consistente dell’edilizia civile in Italia è vecchia o molto vecchia, e così sono anche gli impianti di scarico: i tubi di scarico danneggiati, corrosi o usurati portano prima o poi a dover fronteggiare perdite di acqua.
Un esperto è in grado di valutare se è possibile riparare i tubi di scarico danneggiati, oppure è più sostenibile sostituirli del tutto.
Problemi di connessioni, adattatori e raccordi
Tra le cause delle perdite d’acqua più frequenti ci sono anche i problemi legati a connessioni, adattatori e raccordi.
Questo tipo di inconvenienti sono spesso causati da un’installazione eseguita scorrettamente o da una manutenzione insufficiente, e sono particolarmente diffusi in ambito domestico.
Connessioni, adattatori e raccordi in cattive condizioni possono causare, per esempio, perdite dagli impianti igienico-sanitari (bidet, lavandino, doccia, ecc.) o dagli impianti di irrigazione.
Anche in questo caso, soprattutto se si tratta di perdite occulte, trascurare il problema può portare a danni e costi ingenti. Per prevenirli o limitarli, un sistema automatico di monitoraggio e controllo del flusso idrico è certamente d’aiuto.
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