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Perdite di acqua: tutto quello che devi sapere

Perdite di acqua: tutto quello che devi sapere

Le perdite di acqua in qualsiasi tipo di edificio (residenziale, commerciale, scolastico, ecc.), se non sono rilevate e risolte tempestivamente, possono causare danni anche ingenti (con le relative conseguenze economiche), e comportare rischi per la sicurezza e per la salute.

In un’epoca in cui l’acqua è diventata una risorsa preziosa e, in tante parti del mondo, sempre meno accessibile, evitare di sprecarla è quasi un obbligo morale.
Di sicuro è un importante obiettivo di sostenibilità, come ricorda l’Agenda 2030 dell’ONU con il sesto dei suoi 17 obiettivi (“Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”).

In Italia, la maggior parte delle perdite di acqua dipendono dalle infrastrutture: secondo un rapporto Istat del 2019, la percentuale di acqua potabile dispersa sul totale del volume immesso nelle reti di distribuzione sarebbe il 41,4% del totale.

Più difficile è quantificare le perdite di acqua a livello civile e domestico.
Il “Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2021” stima però che, nel 2018, le perdite finanziarie correlate con l’acqua registrate dalle imprese abbiano raggiunto i 32,4 miliardi di euro: una ragione di più per tutelare il prezioso oro blu riducendo e, se possibile, eliminando le perdite di acqua.

Le cause delle perdite di acqua

Alcune tra le principali cause delle perdite di acqua negli edifici sono

  • difetti di progettazione (specifiche errate);
  • tubi difettosi e/o variazioni di temperatura;
  • intasamento.

I difetti di progettazione possono riguardare i materiali previsti dal progetto, che alla prova dei fatti si rivelano inadatti, poco resistenti, non in grado di far fronte agli eventi meteorologici. Vengono definiti difetti latenti, perché diventano evidenti solo dopo la costruzione dell’edificio, anche dopo anni: per esempio fondazioni inadeguate che causano cedimenti, cemento poco resistente o armature mal posizionate, cisterne difettose che causano infiltrazioni.

Le perdite di acqua derivanti da tubi di alimentazione rotti e linee fognarie deteriorate sono tra le cause più comuni di danni idrici agli edifici. I tubi possono scoppiare a causa di eccessivi sbalzi di temperatura, alta pressione dell’acqua, corrosione, radici degli alberi e spostamenti delle fondamenta.

Anche l’intasamento di un tubo può causare la sua rottura, e di conseguenza perdite di acqua anche significative. Capelli, grasso, cibo, carta igienica e molto altro possono causare ostruzioni nel drenaggio: se questo provoca un aumento della pressione interna del tubo, l’acqua deve trovare un’altra via d’uscita.

Le tipologie

Le perdite di acqua possono essere classificate in diverse tipologie, ma la distinzione principale è quella tra

  • perdite di acqua evidenti;
  • perdite di acqua occulte.

Le prime possono derivare, per esempio, dalla rottura di un tubo esposto o dal gocciolamento di un rubinetto. Perdite di acqua di questo tipo lasciano poco spazio a dubbi, dal momento che sono rivelate da tracce di bagnato sul muro o sul pavimento.

Le perdite di acqua occulte sono molto più insidiose, perché difficili da individuare: generalmente sono dovute a rotture negli impianti idrici interrati o incassati e comunque non rilevabili dall’esterno in modo diretto.

Spesso, per identificarle, è necessario portare alla luce la tubazione scavando o rompendo la parte cementizia.

Una perdita di acqua occulta può persistere per lungo tempo prima di essere scoperta, con serie ripercussioni sia in termini di costi sia per quanto riguarda la sicurezza e la salubrità dell’immobile.

Come individuarle

Le perdite di acqua lasciano spesso dei segnali fisici che consentono di individuarle, come per esempio:

  • odore e presenza di muffa, quando l’acqua è assorbita dai materiali di costruzione e da legno, cartongesso, moquette, ecc.;
  • scolorimento e macchie di umidità sui muri;
  • muri deformati: l’acqua viene assorbita dal muro a secco, dal cartongesso o da qualsiasi cosa si trovi dietro il muro, si gonfia e causa crepe o vernice scrostata;
  • pavimenti deformati o cedevoli, se le perdite di acqua occulte sono localizzate lì;
  • pressione dell’acqua molto bassa in presenza di approvvigionamento idrico regolare.

Un possibile segnale di anomalie nel flusso idrico sono le bollette insolitamente alte: se le abitudini di consumo non sono cambiate ma la bolletta è aumentata, è possibile che nell’edificio ci siano delle perdite di acqua non ancora rilevate.
Il modo migliore per individuare delle perdite di acqua in qualsiasi edificio è però quello di installare un sistema di monitoraggio del flusso idrico, in grado di segnalare tempestivamente eventuali anomalie.

Soluzioni per prevenirle

Monitorare gli ambienti e i consumi con continuità, e segnalare tempestivamente qualsiasi criticità e anomalia del flusso idrico, è la migliore delle soluzione per prevenire i danni da perdite di acqua: il sistema E-WATERBLOCK, sviluppato da ELTEK, garantisce in questo senso un livello di sicurezza senza compromessi.

E-WATERBLOCK è un dispositivo intelligente che consente di rilevare anomalie nell’erogazione dell’acqua, e di bloccare il flusso idrico prima che si verifichi un consumo eccessivo o un danno agli ambienti. Installato a monte dell’attacco acqua, non richiede manutenzione né elettricità.

Grazie all’apposita applicazione ELTEK APP, il monitoraggio è semplicissimo. Una volta configurata, l’APP consente di ricevere notifiche e segnalazioni immediate in caso di anomalie, e anche di accedere a uno storico dei consumi nei 12 mesi precedenti.

E-WATERBLOCK è uno strumento molto versatile: si presta infatti sia al monitoraggio di spazi di lavoro e locali pubblici, sia all’uso in ambito domestico.

A casa

A casa, E-WATERBLOCK è utilizzabile per eliminare il rischio di consumi eccessivi e danni da acqua causati da lavatrici e lavastoviglie.

In ambito domestico possono trovare impiego anche altri dispositivi di misurazione e controllo ideati da ELTEK, come per esempio il dispositivo di sicurezza WATERBLOCK: controlla il passaggio di un volume d’acqua nominale compreso tra 5 e 50 litri, e si blocca se il volume non rientra in questa fascia;

In ufficio

Con l’ampia gamma di strumenti che può mettere a disposizione per misurare e monitorare regolarmente il flusso idrico, ELTEK è partner ideale anche per uffici e coworking.
I sistemi di monitoraggio e blocco dell’acqua messi a punto da ELTEK consentono di tutelare gli spazi adibiti ad ufficio da anomalie ed eventuali danni causati da perdite di acqua. Aiutano così anche a limitare eventuali sprechi, contribuendo al bilancio di sostenibilità aziendale.

In azienda

Tra le apparecchiature coinvolte nelle perdite di acqua in azienda figurano molto spesso i dispenser adibiti alla distribuzione di acqua, bibite, caffè o ghiaccio.

E-WATERBLOCK si presta in particolare al controllo sistemico di queste macchine e degli spazi in cui sono installate: la rapidità con cui vengono rilevate eventuali anomalie del flusso idrico è cruciale per evitare sprechi, danni e costi.

FONTI:
https://www.firstresponsems.com.au/blog/everything-you-need-to-know-about-building-water-leaks
https://unric.org/it/obiettivo-6-garantire-a-tutti-la-disponibilita-e-la-gestione-sostenibile-dellacqua-e-delle-strutture-igienico-sanitarie/
https://www.istat.it/it/files/2019/10/Utilizzo-e-qualit%C3%A0-della-risorsa-idrica-in-Italia.pdf
https://contrattoacqua.it/public/upload/1/2/tab_elms_docs/1616529977wwdr_2021_web-rapporto.pdf

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